domenica 18 ottobre 2015

il primo pompino di una ragazzina perbene nei bagni della scuola

Come vi avevo promesso, sono qui a raccontarvi qualcosa di piccante. Il racconto che mi appresto a narrarvi, parla della prima volta che ho fatto sesso orale. Ricordo ancora benissimo quel momento denso di imbarazzo  eccitazione e un po' di libera trasgressione giovanile. Come tutte le prime volte, solo quell'esperienze che non si dimenticano mai e si portano nel bene e nel male per tutta la vita nei nostri ricordi.

Avevo sedici anni, ed ero una delle tante razze per bene che frequentavano un  noto Istituto Tecnico Commerciale di Firenze. Non ero mai stata una ragazza facile, né tanto meno una ragazza che pensava molto al sesso. Fino  ad allora, ero stata, una delle poche ragazze della classe, che non aveva avuto esperienze sessuali ed appunto fino all'inizio di quell'anno non sentivo neanche la voglia né la curiosità. Tutto cambiò l'estate prima dell'inizio del nuovo anno scolastico, conobbi un ragazzo molto bello al campeggio a Marina di Grosseto, dove ero solita andare con i miei genitori da anni. Quel ragazzo di vent'anni, dal bel viso e dal corpo muscoloso, inizia a sognarlo ogni notte e non erano certo sogni casti. Fu da quel momento che la mia curiosità ed il mio appetito sessuale, iniziarono a svilupparsi tutto all'improvviso. Neanche vi sto a dire che io con quel ragazzo al mare non ci ho mai fatto niente, se non scambiarci poche parole.

Finita l'estate, avevo iniziato l'anno con uno spirito molto diverso ed ero dentro di me, determinata ad avere anche un'esperienza di sesso. Inizia a confidarmi con qualche amica di scuola più esperta di me e le confessai scherzando le mie voglie. Cambiai atteggiamenti anche verso le battutine piccanti di alcuni compagni di scuola, che erano soliti fare apprezzamenti più o meno velati suo miei seni. Ero la ragazza con il seno più capiente della classe, una quarta di seno che in età di ormoni liberi, come quella che attraversavamo a scuola alla nostra età, attraevano le attenzioni di molti. Tutto sommato non ero una ragazza bella, direi forse carina o comunque nella norma, ma i miei seni mi facevano probabilmente una preda molto ambita. Come detto il mio atteggiamento alle battute cambiarono, se prima ero del tutto indifferente o indispettita, adesso in alcuni casi, ridevo a sorridevo alle solite battute senza però peccare in volgarità estrema.

C'era un ragazzo della mia classe, che ci andava pesante più di tutti, con le battute e devo dirvi la verità, egli non mi dispiaceva come tipo. A fine scuola, ebbi l'occasione di scambiarci 2 chiacchere da sola. Camminavamo assieme, tornando entrambi alle nostre rispettive case e fu così l'occasione di fare 2 chiacchere. Lui,  un po' come tutti i maschi che fanno i bulli quando sono nel branco, si dimostrò invece assai timido in quell'occasione e fui io stesso a prendere l'iniziativa. Ero determinata a provare e con aria di sfida gli dissi " Quindi ti piacciono davvero i miei seni?" Lui rispose attonito ed imbarazzato: "Beh si che mi piacciono sono davvero molto belli". A quel punto io gli dissi ancora: "Se ci vuoi giocare, domani poco prima dell'intervallo fatti trovare nei bagni delle donne al piano di sotto io ti aspetterò lì". Dopo poco cambiai strada per tornare a casa e me ne andai a casa.
La notte , non riuscì a dormire e mi masturbai mentre feci dei veri e propri pensieri su alcuni porno italiano..
che avevo visto
Il giorno dopo puntuale poco dopo l'intervallo mi recai ai bagni della scuola del piano di sotto, bagni che erano in un piano dove non si svolgevano lezioni e che erano, per questo spesso luogo di incontri galeotti degli studenti. Quando arrivai, Giacomo era già lì ad aspettarmi. Giacomo stava per iniziare a parlare ma io con la mano gli tappati la mano e lo spinsi nel bagno. Lui non perse tempo, iniziammo a baciarci e nel contempo lui inizio a palparmi le tette. Ero molto emozionata ed anche un po' imbarazzata, ma l'idea di essere toccata così come non l'ero mai stata mi eccitava tantissimo, tanto che mi sentii la figa bagnarsi immediatamente. Dopo pochi minuti Giacomo mi fece una proposta indecente e mi disse: " Ti va di farmi un pompino. L'hai mai fatto?". Io un poco imbarazzata, risposi con grande innocenza: "Mi piacerebbe ma non sono capace, non l'ho mai fatto". Giacomo mi rassicurò mi disse di non preoccuparmi che avrebbe fatto tutto lui. Mi fece inginocchiare a terra e tirò fuori il suo cazzo. Lo confesso, ero molto emozionata, da quell'incontro ravvicinato; avevo parlato con amiche con alcune amiche di come si fanno i pompini e cercai di fare mente comune per dare il meglio di me stessa . Le mie amiche mi avevano spiegato che ai ragazzi piace che si vada fino in fondo veloci  su e giù con la bocca e nel contempo si muova bene la bocca soprattutto nella cappella che è la parte più sensibile. Inizia quindi provando a ficcarmi tutto il cazzo in bocca al primo colpo e ne rimasi subito strozzata; al mio gesto Giacomo si irrigidì e gemette immediatamente di piacere e mi disse di continuare così. Continuai quindi sempre andando giù il più possibile e Giacomo  dopo poco più che un minuto, inizio a toccarsi  e subito dopo venne sulla mia faccia e sulla mia camicetta. Per la prima volta, avevo sentito il sapore del cazzo e della sborra e se da una parte mi disgustava dall'altra parte, quell'odore e quel sapore mi fece sentire una donnaccia, ma mi resi conto che in definitiva quella stato d'animo un po' mi piaceva. Mi pulì la bocca e mi riordinai ed entrambi tornammo in classe. Sulla mia camicetta c'era ancora lo sperma di Giacomo e per tutto il tempo da lì alla fine della lezione, quell'odore mi portava a fare pensieri sporchi. Arrivata a casa, mi chiusi nella mia camera, mi tolsi la camicetta, inizia ad annusarla proprio nel punto dov'era sporca di sperma e quindi mi feci un ditalino fino a raggiungere un bellissimo orgasmo.

Giacomo è stato anche il primo ragazzo con il quale ho avuto il mio primo rapporto sessuale, ma forse questo ve lo racconterò un'altra volta.

Un Bacio
Daniela

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